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ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA DI LETTONIA, 08.11.2000


ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA DI LETTONIA

Oggi, 8 novembre, è stato firmato a Riga l'Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lettonia concernente alcune materie relative alle relazioni tra la Chiesa e lo Stato.

Hanno firmato, per la Santa Sede, S.E. Mons. Erwin Josef Ender, Arcivescovo titolare di Germania di Numidia, Nunzio Apostolico in Lettonia, e, per la Repubblica di Lettonia, S. E. la Signora Ingrda Labucka, Ministro della Giustizia.

Al solenne atto hanno partecipato:

da parte della Santa Sede: S.E. Mons. Jānis Pujats, Arcivescovo di Riga e Presidente della Conferenza Episcopale della Lettonia, S.E. Mons. Antons Justs, Vescovo di Jelgava, e il Rev.do Mons. George Antonysamy, Consigliere della Nunziatura Apostolica in Lettonia;

da parte statale: S.E. il Signor Atis Sjants, Ambasciatore della Lettonia presso la Santa Sede, S.E. il Signor Antons Seiksts, Presidente della Commissione per i Diritti Umani e gli Affari Pubblici, e S.E. il Signor Aivars Maldups, Segretario di Stato del Ministero della Giustizia.

L'Accordo definisce la posizione giuridica della Chiesa Cattolica e delle sue istituzioni. Lo Stato garantisce alla Chiesa il libero esercizio della sua missione, in particolare per quanto riguarda il culto, il governo pastorale, l'insegnamento e altri aspetti della vita ecclesiale. Al matrimonio canonico vengono riconosciuti gli effetti civili. Inoltre, la Repubblica di Lettonia garantisce alla Chiesa Cattolica il diritto alla cura pastorale dei fedeli che si trovano negli ospedali, nei centri di assistenza sanitaria e sociale, negli orfanotrofi, nonché negli istituti penitenziari. La Chiesa può liberamente istituire e gestire opere caritative nell'ambito sociale, in conformità con la legislazione civile. Le scuole cattoliche parificate, di ogni grado, vengono praticamente equiparate alle scuole pubbliche, con i medesimi diritti e doveri. Viene poi regolato l'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche e favorita la collaborazione della Chiesa e dello Stato per la salvaguardia del patrimonio culturale. E' prevista, infine, l'erezione dell'Ordinariato Militare per la cura pastorale dei cattolici in servizio nell'Esercito.

L'Accordo entrerà in vigore dopo lo scambio degli strumenti di ratifica.

[02240-01.01] [Testo originale: Italiano]