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L’UDIENZA GENERALE, 17.09.2008


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre - proveniente in elicottero dalla residenza estiva di Castel Gandolfo - ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sul viaggio apostolico che ha appena compiuto in Francia, in occasione del 150° anniversario delle Apparizioni di Lourdes.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

Al termine, il Santo Padre è rientrato a Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

L’incontro odierno mi offre la gradita opportunità di ripercorrere i vari momenti della visita pastorale che ho compiuto nei giorni scorsi in Francia; visita culminata, come si sa, con il pellegrinaggio a Lourdes, in occasione del 150° anniversario delle apparizioni della Madonna a santa Bernadette. Mentre rendo fervide grazie al Signore che mi ha concesso una così provvidenziale possibilità, esprimo nuovamente viva riconoscenza all’Arcivescovo di Parigi, al Vescovo di Tarbes et Lourdes, ai rispettivi collaboratori e a tutti coloro che in diversi modi hanno cooperato alla buona riuscita del mio pellegrinaggio. Ringrazio cordialmente anche il Presidente della Repubblica e le altre Autorità che mi hanno accolto con tanta cortesia.

La visita è iniziata a Parigi, dove ho incontrato idealmente l’intero popolo francese, rendendo così omaggio a un’amata Nazione nella quale la Chiesa, già dal II secolo, ha svolto un fondamentale ruolo civilizzatore. E’ interessante che proprio in tale contesto sia maturata l’esigenza di una sana distinzione tra la sfera politica e quella religiosa, secondo il celebre detto di Gesù: "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" (Mc 12,17). Se sulle monete romane era impressa l’effige di Cesare e per questo a lui esse andavano rese, nel cuore dell’uomo c’è però l’impronta del Creatore, unico Signore della nostra vita. Autentica laicità non è pertanto prescindere dalla dimensione spirituale, ma riconoscere che proprio questa, radicalmente, è garante della nostra libertà e dell’autonomia delle realtà terrene, grazie ai dettami della Sapienza creatrice che la coscienza umana sa accogliere ed attuare.

In questa prospettiva si colloca l’ampia riflessione sul tema: "Le origini della teologia occidentale e le radici della cultura europea", che ho sviluppato nell’incontro con il mondo della cultura, in un luogo scelto per la sua valenza simbolica. Si tratta del Collège des Bernardins, che il compianto Cardinale Jean-Marie Lustiger volle valorizzare quale centro di dialogo culturale, un edificio del XII secolo, costruito per i cistercensi, dove i giovani hanno fatto i loro studi. Quindi c’è proprio la presenza di questa teologia monastica che ha dato anche origine alla nostra cultura occidentale. Punto di partenza del mio discorso è stata una riflessione sul monachesimo, il cui scopo era di ricercare Dio, quaerere Deum. Nell’epoca di crisi profonda della civiltà antica, i monaci, orientati dalla luce della fede, scelsero la via maestra: la via dell’ascolto della Parola di Dio. Essi furono pertanto i grandi cultori delle Sacre Scritture e i monasteri divennero scuole di sapienza e scuole "dominici servitii", "del servizio del Signore", come li chiamava san Benedetto. La ricerca di Dio portava così i monaci, per natura sua, ad una cultura della parola. Quaerere Deum, cercare Dio, lo cercavano sulla scia della sua Parola e dovevano quindi conoscere sempre più in profondità questa Parola. Bisognava penetrare nel segreto della lingua, comprenderla nella sua struttura. Per la ricerca di Dio, rivelatosi a noi nelle Sacre Scritture, diventavano in tal modo importanti le scienze profane, volte ad approfondire i segreti delle lingue. Si sviluppava di conseguenza nei monasteri quella eruditio che avrebbe consentito il formarsi della cultura. Proprio per questo, quaerere Deum - cercare Dio, essere in cammino verso Dio, resta oggi come ieri la via maestra ed il fondamento di ogni vera cultura.

Della ricerca di Dio è espressione artistica anche l’architettura, e non c’è dubbio che la cattedrale di Notre-Dame a Parigi ne costituisca un esempio di valore universale. All’interno di quel magnifico tempio, dove ho avuto la gioia di presiedere la celebrazione dei Vespri della Beata Vergine Maria, ho esortato i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose e i seminaristi venuti da ogni parte della Francia, a dare priorità al religioso ascolto della divina Parola, guardando alla Vergine Maria come a sublime modello. Sul sagrato di Notre-Dame ho salutato poi i giovani, accorsi numerosi ed entusiasti. A loro, che stavano per iniziare una lunga veglia di preghiera, ho consegnato due tesori della fede cristiana: lo Spirito Santo e la Croce. Lo Spirito apre l’intelligenza umana ad orizzonti che la superano e le fa comprendere la bellezza e la verità dell’amore di Dio rivelato proprio nella Croce. Un amore da cui nulla mai potrà separarci, e che si sperimenta donando la propria vita sull’esempio di Cristo. Poi una breve sosta all’Institut de France, sede delle cinque Accademie nazionali: essendo io membro di una delle Accademie, ho visto qui con grande gioia i miei colleghi. E poi la mia visita è culminata nella Celebrazione eucaristica sull’Esplanade des Invalides. Riecheggiando le parole dell’apostolo Paolo ai Corinzi, ho invitato i fedeli di Parigi e della Francia intera a ricercare il Dio vivente, che ci ha mostrato il suo vero volto in Gesù presente nell’Eucaristia, spingendoci ad amare i nostri fratelli così come Lui ha amato noi.

Mi sono poi recato a Lourdes, dove ho potuto subito unirmi a migliaia di fedeli nel "Cammino del Giubileo", che ripercorre i luoghi della vita di santa Bernadette: la chiesa parrocchiale col fonte battesimale dove è stata battezzata; il "Cachot" dove visse da bambina in grande povertà; la Grotta di Massabielle, dove la Vergine le apparve per ben 18 volte. Alla sera ho partecipato alla tradizionale Processione aux flambeaux, stupenda manifestazione di fede in Dio e di devozione alla sua e nostra Madre. Lourdes è veramente un luogo di luce, di preghiera, di speranza e di conversione, fondate sulla roccia dell’amore di Dio, che ha avuto la sua rivelazione culminante nella Croce gloriosa di Cristo.

Per una felice coincidenza, domenica scorsa la liturgia ricordava l’Esaltazione della Santa Croce, segno di speranza per eccellenza, perché è testimonianza massima dell’amore. A Lourdes, alla scuola di Maria, prima e perfetta discepola del Crocifisso, i pellegrini imparano a considerare le croci della propria vita proprio alla luce della Croce gloriosa di Cristo. Apparendo a Bernadette, nella grotta di Massabielle, il primo gesto che fece Maria fu appunto il Segno della Croce, in silenzio e senza parole. E Bernadette la imitò facendo a sua volta il Segno della Croce, pur con mano tremante. E così la Madonna ha dato una prima iniziazione nell’essenza del cristianesimo: il Segno della Croce è la somma della nostra fede, e facendolo con cuore attento entriamo nel pieno mistero della nostra salvezza. In quel gesto della Madonna c’è tutto il messaggio di Lourdes! Dio ci ha tanto amato da dare se stesso per noi: questo è il messaggio della Croce, "mistero di morte e di gloria". La Croce ci ricorda che non esiste vero amore senza sofferenza, non c’è dono della vita senza dolore. Molti apprendono tale verità a Lourdes, che è una scuola di fede e di speranza, perché è anche scuola di carità e di servizio ai fratelli. E’ in questo contesto di fede e di preghiera che si è tenuto l’importante incontro con l’Episcopato francese: è stato un momento di intensa comunione spirituale, in cui abbiamo insieme affidato alla Vergine le comuni attese e preoccupazioni pastorali.

Tappa successiva è stata poi la processione eucaristica con migliaia di fedeli, tra cui, come sempre, tanti ammalati. Dinanzi al Santissimo Sacramento, la nostra comunione spirituale con Maria s’è fatta ancor più intensa e profonda perché Lei ci dona occhi e cuore capaci di contemplare il suo Divin Figlio nella santa Eucaristia. Era commovente il silenzio di queste migliaia di persone davanti al Signore; un silenzio non vuoto, ma pieno di preghiera e di coscienza della presenza del Signore, che ci ha amato fino a salire sulla croce per noi. La giornata di lunedì 15 settembre, memoria liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, è stata infine dedicata in modo speciale ai malati. Dopo una breve visita alla Cappella dell’Ospedale, ove Bernardette ricevette la Prima Comunione, sul sagrato della Basilica del Rosario ho presieduto la celebrazione della Santa Messa, durante la quale ho amministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi. Con i malati e con quanti li accudiscono, ho voluto meditare sulle lacrime di Maria versate sotto la Croce, e sul suo sorriso, che illumina il mattino di Pasqua.

Cari fratelli e sorelle, ringraziamo insieme il Signore per questo viaggio apostolico ricco di tanti doni spirituali. In particolare, rendiamo a Lui lode perché, Maria, apparendo a santa Bernadette, ha aperto nel mondo uno spazio privilegiato per incontrare l’amore divino che guarisce e salva. A Lourdes, la Vergine Santa invita tutti a considerare la terra come luogo del nostro pellegrinaggio verso la patria definitiva, che è il Cielo. In realtà tutti siamo pellegrini, abbiamo bisogno della Madre che ci guida; e a Lourdes, il suo sorriso ci invita ad andare avanti con grande fiducia nella consapevolezza che Dio è buono, Dio è amore.

[01441-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,

Ce matin, notre rencontre me permet d’évoquer la visite pastorale que je viens d’accomplir en France à l’occasion du 150° anniversaire des apparitions de la Vierge Marie à Bernadette. Je rends grâce au Seigneur de l’heureux déroulement de ce voyage et je remercie les autorités ecclésiales et politiques qui m’ont invité et qui m’ont si bien accueilli.

La première étape de ce voyage m’a conduit à Paris où il m’a été donné d’évoquer la juste distinction des sphères politique et religieuse devant les plus hautes autorités de l’État, ainsi que d’inviter des représentants du monde culturel à réfléchir sur les racines de la culture européenne. J’ai aussi encouragé les prêtres, les religieux et les religieuses, les séminaristes à toujours fonder la réponse à leur vocation sur l’écoute priante de la Parole de Dieu. Aux nombreux jeunes rassemblés sur le parvis de Notre-Dame, j’ai confié deux trésors de la foi : l’Esprit Saint et la Croix. Le sommet de ma visite à Paris fut la célébration de l’eucharistie sur l’esplanade des Invalides, où j’ai engagé les fidèles à voir dans la Messe la rencontre du Dieu vivant qui dissipe le mirage des vaines idoles.

Ensuite, à Lourdes, je me suis uni à la foule des pèlerins en parcourant le « chemin du Jubilé » qui conduit sur les lieux où a vécu Bernadette et en participant aux grandes processions. J’ai aussi partagé la sollicitude des évêques de France pour le peuple qui leur est confié. Les deux messes que j’y ai présidées m’ont permis d’exhorter les pèlerins à regarder les croix de cette vie à la lumière de la Croix glorieuse de Jésus et, dans les épreuves, à ne jamais quitter du regard le visage de Marie, ‘étoile de l’espérance’.

Je salue tous les pèlerins francophones présents à cette audience. Rendez grâce au Seigneur avec moi car Marie, en apparaissant à Bernadette, a offert au monde un lieu privilégié pour rencontrer l’amour divin qui guérit et qui sauve. Avec ma Bénédiction apostolique.

[01442-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Our encounter today gives me the opportunity to retrace the steps of my recent Pastoral Visit to France. After a warm welcome in Paris, I met with men and women from the world of culture, with whom I reflected on the monastic ideal of seeking God—quaerere Deum—as the bedrock of European culture. I wished to emphasize that meditation on the Scriptures opens our minds and hearts to the Logos, God’s Creative Reason in the flesh. In the magnificent Cathedral of Notre-Dame, I gathered with bishops, priests, religious and seminarians, sharing with them the treasures of the Holy Spirit and the Cross. My brief stop at the Institut de France was followed by the joyful Eucharistic celebration on the Esplanade des Invalides. I then made my way to Lourdes to join thousands of pilgrims in this Jubilee year commemorating the apparitions of Our Lady to Saint Bernadette. The Holy Mass near the Grotto of Massabielle providentially coincided with the Feast of the Exaltation of the Cross, the perennial sign of the "mystery of death and of glory". The Cross demonstrates that God so loved the world that he gave us his only Son. It teaches us that there is no genuine love without suffering, and no gift of life without pain. Lourdes is thus a school of faith and hope because it is a school of charity and service. I am deeply grateful to God and to all who made this trip a blessed, memorable success. Thank you!

I happily greet the English-speaking visitors present at today’s Audience, including pilgrims from England, Scotland, Ireland, Denmark, Australia, Burma, Japan, and the United States of America. God bless you all!

[01443-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Bei der heutigen Audienz möchte ich Rückblick auf meinen Pastoralbesuch in Frankreich vor einigen Tagen halten. Der Anlaß dieser Pilgerreise war ja bekanntlich das 150-Jahr-Jubiläum der Erscheinungen der Muttergottes in Lourdes. Zunächst führte mich mein Weg in die Hauptstadt Paris. Ich grüßte damit symbolisch ganz Frankreich, in dem die Kirche sehr früh schon eine bedeutende kulturstiftende Rolle gespielt hat. So lag es nahe, beim Treffen mit Vertretern aus dem Bereich der Kultur über die „Ursprünge der abendländischen Theologie und die Wurzeln der europäischen Kultur" zu sprechen. Ausgangspunkt meiner Überlegungen war dabei das Mönchtum mit seiner Grundhaltung, Gott zu suchen. Die Klöster waren stets Stätten der Kultur und „Schulen des göttlichen Dienstes", „scholae dominici servitii". Die Suche nach Gott und die Bereitschaft, Ihm zuzuhören, bleiben auch heute Grundlage wahrer Kultur. Die feierlichen Gottesdienste und die Begegnungen mit unzähligen Gläubigen und Pilgern in Paris und vor allem in Lourdes haben mich und viele Menschen sehr berührt. Lourdes ist wirklich eine Stätte des Lichtes, des Gebets, der Hoffnung und der Bekehrung. Mit Maria betrachten wir das Geheimnis des Kreuzes und lernen, die Kreuze des eigenen Lebens im Licht des Kreuzes Christi zu sehen. Es erinnert uns daran, daß wahre Liebe auch das Leid einschließt und wir berufen sind, für unsere Mitmenschen, besonders für die Leidenden, da zu sein. Maria hat in Lourdes einen bevorzugten Ort der Begegnung mit der Liebe Gottes aufgetan, die gesund macht und Heil schenkt. Dafür wollen wir dem Herrn danken.

Gerne heiße ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Am Kreuz hat uns Christus Maria zur Mutter gegeben. Wir dürfen darauf vertrauen, daß sie als Mutter immer für die Nöte ihrer Kinder da ist. Im Licht, das von ihrem Antlitz und von ihrem Lächeln ausgeht, scheint das Erbarmen Gottes durch. Bitten wir Maria, mit uns den Weg unserer irdischen Pilgerschaft gehen. Von Herzen segne ich euch alle.

[01444-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Con ocasión del 150 aniversario de las apariciones de la Virgen a santa Bernadette, he realizado una visita pastoral en Francia. En esta nación, en que la Iglesia ha tenido un papel civilizador fundamental, ha madurado la exigencia de una sana laicidad, que no significa prescindir de la dimensión espiritual sino reconocer que ésta es garante de la libertad y de la autonomía terrena. Con el mundo de la cultura he podido reflexionar sobre cómo la búsqueda de Dios es la vía maestra y el fundamento de toda verdadera cultura. A los sacerdotes, religiosos y religiosas, y a los seminaristas, les he exhortado a dar prioridad a la escucha de la palabra divina y, a los jóvenes, les he confiado dos tesoros de la fe cristiana: el Espíritu Santo, que abre la inteligencia a horizontes más amplios, y la Cruz, que revela la verdad del amor de Dios, e invité a los fieles a buscar a Dios presente en la Eucaristía. En Lourdes he podido recorrer el "Camino del Jubileo". Lourdes es verdaderamente un lugar de luz, de oración, de esperanza y de conversión, donde los peregrinos, en esta escuela de caridad y de servicio a los hermanos, aprenden a ver sus propias cruces a la luz de la Cruz de Cristo.

Saludo cordialmente a los visitantes de lengua española. En particular, al Capítulo de Caballeros del Corpus Christi, de Toledo, a los Seminaristas de El Salvador y a los estudiantes de Salta. Saludo también a los peregrinos y grupos parroquiales venidos de Costa Rica, España, México, Paraguay, y de otros países latinoamericanos. Os invito a acudir con fe y devoción a la Virgen María para que Ella os enseñe en vuestra vida a ser expresión de caridad y de servicio a los hermanos, siguiendo el ejemplo de Cristo en la Cruz. Que Dios os bendiga.

[01445-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese 

Amados Irmãos e Irmãs,
Agradecei comigo ao Senhor pelo sucesso da Viagem Pastoral que a Providência permitiu-me realizar na França. De modo particular, louvemos a Maria Santíssima pelos dons espirituais que ela nos quis alcançar através da Trindade Beatíssima.
Saúdo a todos os visitantes brasileiros aqui presentes, especialmente os de Jataí do Estado de Goiás, acompanhados pelo seu Bispo Diocesano, D. Aloísio Hilário Pinho. Que Deus vos assista, e a todos os peregrinos de língua portuguesa, com a minha Bênção Apostólica.

[01446-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Witam serdecznie uczestniczących w audiencji pielgrzymów polskich. Wspominając moją podróż do Francji dziękuję wam i waszym rodakom za obecność i modlitewne wsparcie. Niech Jubileusz objawień w Lourdes, który obchodzimy umocni naszą duchową więź z Niepokalaną Matką i nasze zawierzenie Chrystusowi. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Rivolgo il mio cordiale benvenuto ai pellegrini polacchi presenti a questa udienza. Ricordando il mio pellegrinaggio in Francia, sono grato a voi tutti e ai vostri connazionali per la presenza e per il sostegno nella preghiera. Che il Giubileo delle apparizioni di Lourdes che stiamo celebrando rafforzi il nostro legame spirituale con la Immacolata Madre e il nostro abbandono a Cristo Suo Figlio. Sia lodato Gesù Cristo.]

[01447-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntök minden itt jelen lévő magyar zarándokot. Hálásan köszönöm imáitokat az Egyházért és péteri szolgálatomért. Szívből viszonzom ezeket és Istennek ajánllak titeket imáimban. Apostoli áldásommal. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Mi rivolgo con cordiali parole di benvenuto a tutti i pellegrini ungheresi qui presenti. Ringrazio voi tutti per le vostre preghiere per la Chiesa e per il mio servizio petrino. Contraccambio di cuore, affidandovi a Dio nelle mie preghiere. Con la Benedizione Apostolica. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01448-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua slovacca

S láskou vítam slovenských pútnikov, osobitne z Košíc a Dunajskej Stredy. Bratia a sestry, minulý pondelok Slovensko slávilo slávnosť svojej hlavnej patrónky – Sedembolestnej Panny Márie. Ježiš ju dal za Matku každému z nás. Ona nech vás matersky sprevádza na ceste k Nemu. Rád žehnám vás i vaše rodiny. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini slovacchi, particolarmente a quelli provenienti da Košice e Dunajská Streda. Fratelli e sorelle, lunedì scorso la Slovacchia ha celebrato la solennità della sua Patrona principale – la Vergine Addolorata. Gesù l’ha data come madre ad ognuno di noi. Ella vi accompagni maternamente sulla via verso di lui. Volentieri benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01449-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua croata

Od srca pozdravljam hrvatske hodočasnike, a osobito članove Družbe Misionara Krvi Kristove. Dok zahvaljujem Gospodinu za nedavni posjet Lurdu, preporučam vam svima u molitve one koji su u duši i tijelu posebno potrebni Božje ozdraviteljske ljubavi i snage. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto di cuore i pellegrini croati, in particolare i membri della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Mentre ringrazio il Signore per la recente visita a Lourdes, raccomando nelle preghiere di tutti voi quelli che, nell’anima e nel corpo, sono specialmente bisognosi dell’amore e della forza risanatrici di Dio. Siano lodati Gesù e Maria!]

[01450-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto gli Abati e le Abbadesse dell’Ordine Cistercense e le Suore Ospedaliere della Misericordia, che sono venuti, in occasione delle rispettive Assemblee capitolari, a rinnovare al Successore di Pietro i loro sentimenti di affetto e di profonda comunione ecclesiale.
Saluto poi i fedeli della parrocchia di San Pio X, in Grottaferrata e i rappresentanti del Centro diurno "Lo Zainetto", di Ovada.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, e agli sposi novelli. Cari giovani, l’amicizia con Gesù sia per voi fonte di gioia e motivo ispiratore di ogni vostra scelta impegnativa. Cari malati, attingete dalla preghiera conforto e serenità nei momenti della sofferenza e della prova. Cari sposi novelli, il costante contatto con il Signore vi sia di sprone a corrispondere alla vostra vocazione familiare.

[01451-01.] [Testo originale: Italiano]

[B0580-XX.02]