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L’Udienza Generale, 03.04.2024


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato i gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema La Giustizia (Lettura: Pr 21,3.7.21).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per Gaza e l’Ucraina.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

[Il testo qui di seguito include anche parti non lette che sono date ugualmente come pronunciate]

Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua, buongiorno!

Eccoci alla seconda delle virtù cardinali: oggi parleremo della giustizia. È la virtù sociale per eccellenza. Il Catechismo della Chiesa Cattolica la definisce così: «La virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto» (n. 1807). Questa è la giustizia. Spesso, quando si nomina la giustizia, si cita anche il motto che la rappresenta: “unicuique suum” cioè “a ciascuno il suo”. È la virtù del diritto, che cerca di regolare con equità i rapporti tra le persone.

È rappresentata allegoricamente dalla bilancia, perché si propone di “pareggiare i conti” tra gli uomini, soprattutto quando rischiano di essere falsati da qualche squilibrio. Il suo fine è che in una società ognuno sia trattato secondo la sua dignità. Ma già gli antichi maestri insegnavano che per questo sono necessari anche altri atteggiamenti virtuosi, come la benevolenza, il rispetto, la gratitudine, l’affabilità, l’onestà: virtù che concorrono alla buona convivenza delle persone. La giustizia è una virtù per una buona convivenza delle persone.

Tutti comprendiamo come la giustizia sia fondamentale per la convivenza pacifica nella società: un mondo senza leggi che rispettano i diritti sarebbe un mondo in cui è impossibile vivere, assomiglierebbe a una giungla. Senza giustizia, non c’è pace. Senza giustizia non c’è pace. Infatti, se la giustizia non viene rispettata, si generano conflitti. Senza giustizia, si sancisce la legge della prevaricazione del forte sui deboli, e questo non è giusto.

Ma giustizia è una virtù che agisce tanto nel grande, quanto nel piccolo: non riguarda solo le aule dei tribunali, ma anche l’etica che contraddistingue la nostra vita quotidiana. Stabilisce con gli altri rapporti sinceri: realizza il precetto del Vangelo, secondo cui il parlare cristiano dev’essere: «“Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno» (Mt 5,37). Le mezze verità, i discorsi sottili che vogliono raggirare il prossimo, le reticenze che occultano i reali propositi, non sono atteggiamenti consoni alla giustizia. L’uomo giusto è retto, semplice e schietto, non indossa maschere, si presenta per quello che è, ha un parlare vero. Sulle sue labbra si trova spesso la parola “grazie”: sa che, per quanto ci sforziamo di essere generosi, restiamo sempre debitori nei confronti del prossimo. Se amiamo, è anche perché siamo stati prima amati.

Nella tradizione si possono trovare innumerevoli descrizioni dell’uomo giusto. Vediamone alcune. L’uomo giusto ha venerazione per le leggi e le rispetta, sapendo che esse costituiscono una barriera che protegge gli inermi dalla tracotanza dei potenti. L’uomo giusto non bada solo al proprio benessere individuale, ma vuole il bene dell’intera società. Dunque non cede alla tentazione di pensare solo a sé stesso e di curare i propri affari, per quanto legittimi, come se fossero l’unica cosa che esiste al mondo. La virtù della giustizia rende evidente – e mette nel cuore l’esigenza – che non ci può essere un vero bene per me se non c’è anche il bene di tutti.

Perciò l’uomo giusto vigila sul proprio comportamento, perché non sia lesivo nei riguardi degli altri: se sbaglia, si scusa. L’uomo giusto si scusa sempre. In qualche situazione arriva a sacrificare un bene personale per metterlo a disposizione della comunità. Desidera una società ordinata, dove siano le persone a dare lustro alle cariche, e non le cariche a dare lustro alle persone. Aborrisce le raccomandazioni e non commercia favori. Ama la responsabilità ed è esemplare nel vivere e promuovere la legalità. Essa, infatti, è la via della giustizia, l’antidoto alla corruzione: quanto è importante educare le persone, in particolare i giovani, alla cultura della legalità! È la via per prevenire il cancro della corruzione e per debellare la criminalità, togliendole il terreno sotto i piedi.

Ancora, il giusto rifugge comportamenti nocivi come la calunnia, la falsa testimonianza, la frode, l’usura, il dileggio, la disonestà. Il giusto mantiene la parola data, restituisce quanto ha preso in prestito, riconosce il corretto salario tutti gli operai – un uomo che non riconosce il giusto salario agli operai, non è giusto, è ingiusto – si guarda bene dal pronunciare giudizi temerari nei confronti del prossimo, difende la fama e il buon nome altrui.

Nessuno di noi sa se nel nostro mondo gli uomini giusti siano numerosi oppure rari come perle preziose. Ma sono uomini che attirano grazia e benedizioni sia su di sé, sia sul mondo in cui vivono. Non sono dei perdenti rispetto a quanti sono “furbi e scaltri”, perché, come dice la Scrittura, «chi ricerca la giustizia e l’amore troverà vita e gloria» (Pr 21,21). I giusti non sono moralisti che vestono i panni del censore, ma persone rette che «hanno fame e sete della giustizia» (Mt 5,6), sognatori che custodiscono in cuore il desiderio di una fratellanza universale. E di questo sogno, specialmente oggi, abbiamo tutti un grande bisogno. Abbiamo bisogno di essere uomini e donne giusti, e questo ci farà felici.

[00563-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs,

nous parlons aujourd’hui de la seconde vertu cardinale : la justice. Le catéchisme la définit comme une volonté constante et inébranlable de rendre à Dieu et au prochain ce qui lui est dû. Elle est la vertu sociale par excellence car elle cherche à régler avec équité les rapports entre personnes. Elle est fondamentale pour une coexistence pacifique. Son but est que chacun soit traité selon sa dignité. Sans justice, les conflits émergent et la loi du plus fort prévaut.

L’homme juste est simple et droit, il établit avec les autres des rapports sincères, sans dissimulation. Il aime et respecte la loi sachant que celle-ci protège les démunis de l’arrogance des puissants. En effet, il ne peut y avoir de bien véritable pour les uns s’il n’y en a pas pour les autres.

Les hommes justes ne sont pas des moralistes qui se posent en censeurs mais des personnes droites qui ont faim et soif d’équité et qui rêvent de la fraternité universelle dont notre monde a besoin. Ces hommes attirent la grâce et les bénédictions sur eux et sur le monde dans lequel ils vivent.

Santo-Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare le parrocchie e i giovani francesi. In questa settimana di Pasqua, la luce del Signore risorto ci illumini nella ricerca della giustizia, per costruire un mondo fraterno. Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier: les paroisses et les jeunes venus de France. En cette semaine de Pâques, que la lumière du Seigneur Ressuscité nous éclaire dans la rechercher la justice, pour bâtir un monde fraternel. Que Dieu vous bénisse.

[00564-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on the virtues, we now turn to justice, which the Catechism describes as “the constant and firm will to give their due to God and neighbour” (No. 1807). Justice is not only a virtue to be practiced by individuals; it is above all a social virtue, for it is directed to the creation of communities in which each person is treated in accordance with his or her innate dignity. Justice is thus the basis of peace. The practice of justice demands the practice of other virtues, such as honesty, integrity, respect for law and commitment to the common good. Jesus calls blessed those who hunger and thirst for righteousness (cf. Mt 5:6). How greatly our world, riven by war and manifest inequality, needs men and women firmly committed to the pursuit of justice, so that the human family can live and flourish in unity, solidarity and peace.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Svezia, Malta, Corea, Canada e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Speaker:

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from Sweden, Malta, Korea and the United States of America. In the joy of the Risen Christ, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. May the Lord bless you all!

[00565-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute betrachten wir die Kardinaltugend der Gerechtigkeit. Sie ist die soziale Tugend par excellence. Der Katechismus der Katholischen Kirche erklärt: „Die Gerechtigkeit als sittliche Tugend ist der beständige, feste Wille, Gott und dem Nächsten zu geben, was ihm gebührt“ (Nr. 1807). Sie ist die Tugend des Rechts, welche die Beziehungen zwischen den Menschen ausgewogen regelt. Indem sie „jedem das Seine“ gibt, nämlich, was ihm zusteht, wahrt sie die Würde des Einzelnen und gewährleistet so den Frieden in der Welt. So lebt der Gerechte nach dem Gebot des Evangeliums, dem anderen gegenüber ehrlich zu sein. Er redet wahrhaftig, handelt aufrichtig, achtet die Gesetze, sucht nicht seinen eigenen Vorteil, sondern trägt somit zum Wohl der Gesellschaft bei.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua tedesca. Ogni anno Cristo ci concede la gioia di celebrare la Sua Risurrezione. La Sua vittoria pasquale doni speranza al mondo intero e ci conduca alla vita eterna. Buona Pasqua a tutti voi!

Speaker:

Herzlich grüße ich die Pilger deutscher Sprache. Jedes Jahr gewährt uns Christus die Freude, seine Auferstehung zu feiern. Sein Ostersieg schenke der ganzen Welt Hoffnung und führe uns zum ewigen Leben. Euch allen ein gesegnetes Osterfest!

[00566-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En la catequesis de hoy reflexionamos sobre la virtud cardinal de la justicia. Se trata de la virtud social por excelencia, ya que es fundamental para la convivencia pacífica en la sociedad. Consiste en regular con equidad las relaciones —con Dios y entre las personas—, dando a cada uno lo suyo; y por eso se la representa simbólicamente con la balanza.

La persona justa es recta, sencilla, honesta; conoce las leyes y las respeta; mantiene la palabra dada; en su hablar no utiliza medias verdades ni sutilezas engañosas. Para vivir esta virtud es necesario vigilar y examinarse, ser fieles “en lo poco y en lo mucho”, y ser agradecidos.

La justicia es un antídoto contra la corrupción y contra otros comportamientos nocivos —como la calumnia, el falso testimonio, el fraude, la usura— que carcomen la fraternidad y la amistad social. Por eso, es primordial educar en el sentido de justicia y fomentar la cultura de la legalidad.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Que la luz de Cristo resucitado nos guíe por caminos de justicia y de paz, y la fuerza vivificante de su amor nos haga audaces constructores de un mundo más fraterno y solidario. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

[00567-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A virtude da justiça faz-nos ver que não pode haver um verdadeiro bem para mim, se não existir também o bem de todos. Por isso, a pessoa justa vigia sobre o seu comportamento, para não prejudicar os outros. E, se erra, pede desculpa. Detesta as recomendações, e não vende favores. Ama a responsabilidade, e é exemplar na vivência da legalidade. Nenhum de nós sabe se, no nosso mundo, as pessoas justas são numerosas ou raras, como pedras preciosas. Seguramente atraem graça e bênção quer para si próprias, quer para a sociedade onde vivem. Não são perdedoras, se comparadas com os arranjistas e espertalhões, porque, como diz o livro dos Provérbios, «aqueles que procuram a justiça e a misericórdia, conquistarão a vida, a justiça e a glória» (Prv 21, 21). A justiça é fundamental para uma convivência pacífica na sociedade: num mundo sem leis, seria impossível viver; seria o triunfo do mais forte sobre o mais fraco, como na selva. Sem justiça, não há paz.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, invocando per tutti le consolazioni e le luci dello Spirito di Dio affinché, vinti i pessimismi e le delusioni della vita, possano attraversare, insieme ai loro cari, la soglia della speranza che abbiamo nel Cristo risorto. Conto sulle vostre preghiere. Grazie!

Speaker:

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, invocando para todos as consolações e luzes do Espírito de Deus, a fim de que, vencidos pessimismos e desilusões da vida, possam cruzar, juntamente com os seus entes queridos, o limiar da esperança que temos em Cristo ressuscitado. Conto com as vossas orações. Obrigado!

[00568-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تَكَلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى فضيلةِ العَدلِ في إطارِ تعليمِهِ في موضوعِ الرَّذائلِ والفضائل، وقال: فضيلةُ العدلِ هي مِن الفضائِلِ الأدَبِيَّةِ الرَّئِيسِيَّةِ وهي الَّتي تُدافِعُ عَن الحَقّ، فتَسعَى إلى تنظيمِ العَلاقاتِ بينَ النَّاسِ بالتَّساوي. هَدَفُها هو أنْ يُعامَلَ كلَّ فردٍ في المجتمعِ وِفقًا لِكَرامَتِه. وهي أساسِيَّةٌ للعيشِ معًا في سلامٍ في المجتمع. فبدونِ العَدلِ لا يوجدُ سلامٌ وبدونِ العَدلِ يُسَيطِرُ التَّعَسُفُ واستِبدادُ الأقوياءِ بالضُّعفاء. الإنسانُ العادِلُ يُجِلُّ القوانينَ ويَحتَرِمُها، ويَعرِفُ أنَّها حاجِزٌ يَحمِي العُزَّلَ مِن غَطرَسَةِ الأقوياء. ولا يَهتَمُّ فقط برفاهِيَتِهِ الفردِيَّة، بل يُريدُ خَيرَ المُجتَمَعِ بأكمَلِه. ويَنتَبِهُ إلى سلوكِهِ حتَّى لا يُسيءَ إلى الآخرين: فإذا أخطأ، يَعتَذِر. ويَتَجَنَّبُ التَّصَرُفاتِ المُسِيئَةَ مِثلَ الافتراء، وشهادَةِ الزُّور، والاحتِيال، والرِّبا، والاستِهزاء، والغَدر. ويُحافِظُ على كَلِمَتِهِ، ويُسَدِّدُ ما اقتَرَضَهُ، ويَدفَعُ للعُمَّالِ الأجورَ العادِلَة، ويَحرِصُ علَى عدمِ إصدارِ أحكامٍ مُتَهَوِّرَةٍ علَى الآخرين، ويُدافِعُ عَن سُمعَتِهِم. الإنسانُ العادِلُ مستقيمٌ ويَسعَى إلى الخيرِ العام وإلى المُساواةِ بينَ الجميع، ويَعمَلُ في سبيلِ الأُخَوَّةِ الشَّامِلَة.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. La nostra speranza si chiama Gesù. Egli è entrato dentro il sepolcro del nostro peccato e dagli abissi più oscuri della nostra morte, ci ha risvegliati e ci ha dato una nuova vita. A tutti voi, Buona Pasqua!

Speaker:

أُحَيِّي المُؤمِنينَ النَّاطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. رجاؤُنا يُدعَى يسوع. هو دَخَلَ في قبرِ خَطايانا، ومِن أحلَكِ أعماقِ مَوتِنا، أَيقَظَنا ومَنَحَنا حياةً جديدةً. أتمنَّى لكُم جميعًا فِصحًا مجيدًا.

[00569-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Kolejna katecheza o cnotach została poświęcona sprawiedliwości. Katechizm definiuje ją jako stałą i trwałą wolę oddawania Bogu i bliźniemu tego, co im się należy. Dzięki niej każdy jest traktowany zgodnie ze swą godnością. Sprawiedliwość ma fundamentalne znaczenie dla pokojowego współistnienia: w świecie bez praw nie dałoby się żyć, przypominałby dżunglę. Bez sprawiedliwości nie ma też pokoju. Jeśli sprawiedliwość nie jest przestrzegana, rodzą się konflikty i sankcjonuje się nadużycia władzy silniejszego nad słabszym. Ale sprawiedliwość dotyczy też codziennego życia każdego z nas. Człowiek sprawiedliwy szanuje prawo, dba nie tylko o swój własny dobrobyt, lecz pragnie dobra całego społeczeństwa. Czuwa nad swoim zachowaniem, by nie szkodziło innym: jeśli popełnił błąd, przeprasza. W niektórych sytuacjach jest nawet w stanie poświęcić osobiste dobro, aby oddać je do dyspozycji wspólnoty.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i polacchi. La Domenica della Divina Misericordia, che cade nei prossimi giorni, ci ricorda il messaggio trasmesso da Santa Faustina Kowalska. Non dubitiamo mai dell'amore di Dio, ma affidiamo con costanza e fiducia la nostra vita e il mondo al Signore, chiedendogli in particolare una pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra.

Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków. Przypadająca w najbliższych dniach Niedziela Bożego Miłosierdzia przypomina nam o przesłaniu przekazanym za pośrednictwem św. Faustyny Kowalskiej. Nigdy nie powątpiewajmy o Bożej miłości, lecz wytrwale i z ufnością zawierzajmy Panu nasze życie i świat, prosząc Go w szczególności o sprawiedliwy pokój dla udręczonych przez wojnę narodów.

Z serca wam błogosławię.

[00570-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i Preadolescenti dell’Arcidiocesi di Milano, venuti a Roma per coronare il loro cammino di formazione catechetica mediante la professione di fede presso le tombe degli Apostoli. Cari ragazzi – a voi mi rivolgo! –, sappiate testimoniare con l’entusiasmo e la generosità proprie della vostra giovane età la fedeltà al Vangelo seguendo sempre Cristo, luce del mondo.

Farete questo voi? [Sì!] Non rispondete… più forte! [rispondono: Sì!]

Accolgo con affetto i Cresimandi delle Diocesi di Treviso, Cremona e Cuneo-Fossano. Con la forza dello Spirito Santo, che nella Cresima vi conferma come battezzati, figli di Dio e membri della Chiesa, possiate essere “pietre vive”per costruire la comunità cristiana. Saluto altresì il Gruppo della Via Crucis, di Barile esprimendo apprezzamento per l’impegno nella rappresentazione sacra dei misteri della passione di Cristo.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. A ciascuno auguro di accogliere nel cuore la gioia e la pace, doni di Gesù Risorto.

A tutti la mia Benedizione!

[00571-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Purtroppo continuano a giungere tristi notizie dal Medio Oriente. Torno a rinnovare la mia ferma richiesta di un immediato cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza. Esprimo il mio profondo rammarico per i volontari uccisi mentre erano impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e le loro famiglie. Rinnovo l’appello a che sia permesso a quella popolazione civile, stremata e sofferente, l’accesso agli aiuti umanitari e siano subito rilasciati gli ostaggi. Si eviti ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione e ci si adoperi affinché al più presto possano cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenza in tante parti del mondo. Preghiamo e operiamo senza stancarci perché tacciano le armi e torni a regnare la pace.

E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, tanti morti! Ho nelle mani un rosario e un libro del Nuovo Testamento lasciato da un soldato morto nella guerra. Questo ragazzo si chiamava Oleksandr, Alessandro, 23 anni. Alessandro leggeva il Nuovo Testamento e i Salmi e aveva sottolineato, nel Libro dei Salmi, il salmo 129: “Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce”. Questo ragazzo di 23 anni è morto ad Avdiïvka, nella guerra. Ha lasciato davanti una vita. E questo è il suo rosario e il suo Nuovo Testamento, che lui leggeva e pregava. Io vorrei fare in questo momento un po’ di silenzio, tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui, morti in questa pazzia della guerra. La guerra distrugge sempre! Pensiamo a loro e preghiamo.

[00573-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0270-XX.02]